«Dopo quasi 5 anni dal terremoto di Amatrice in cui Barbara e Matteo hanno perso la vita nel crollo dell'Hotel Roma, ieri era finalmente fissata l'udienza preliminare presso il tribunale di Rieti. Peccato che all'ufficio del giudice per l'udienza preliminare non siano stati in grado di notificare l'avviso di fissazione dell'udienza all'unico imputato, per cui il processo è stato rinviato al prossimo 24 giugno»: a denunciarlo è l'Associazione 3.36 per Barbara & Matteo, fondata dai familiari dei coniugi Gianlorenzi, originari di Orvieto, morti ad Amatrice nel terremoto dell'agosto 2016. L'associazione si dice «indignata» per questa «ennesima dimostrazione di inefficienza nel percorso della giustizia».
Eppure, sempre secondo i familiari dei Gianlorenzi, l'imputato nel procedimento «sarebbe dovuto essere noto agli uffici giudiziari del tribunale di Rieti, in quanto già protagonista nel processo per il crollo delle palazzine ex Iacp di piazza Sagnotti».
«Il prossimo 24 giugno - si chiede l'Associazione - quale altra problematica farà slittare ancora il processo? Quanti anni dovranno ancora passare perché' la giustizia faccia il suo corso anche rispetto al crollo dell'Hotel Roma?».