In tanti hanno scritto e fatto servizi sul terremoto del centro Italia, ma arriva come una «doccia gelata» la notizia del diniego quasi unanime dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche alle pratiche di ricostruzione delle stalle. Su quest'argomento mi posso esprimere come azienda agricola ad indirizzo zootecnico che alleva vacche da latte.
La nostra stalla è caduta alle 7:44 del 30 ottobre 2016 e, come si può facilmente immaginare, è scattata da subito la ricerca di un ricovero per i nostri animali, per mettere al riparo una mungitrice ed un refrigeratore dove stoccare il latte, e tutto questo entro le 19:44 dello stesso giorno. Mettiamoci anche che tutto il territorio era privo di energia elettrica e quindi, da quella sera fino ad aprile 2017, abbiamo munto con una vecchia mungitrice, la Girelli (chi è del mestiere sa di cosa parlo).
Subito dopo, nel mese di novembre, abbiamo avuto i tunnel verdi, di plastica, le cosiddette «stalle di emergenza» forniteci dalla Protezione Civile Regionale. Chiaramente le soluzione emergenziali, dovrebbero avere i tempi dell'emergenza. Il primo problema, come per tutti i "parenti poveri", è stato quello di essere serviti per ultimi: infatti nel Decreto 189, emesso dal Commissario Vasco Errani, si parlò genericamente di attività produttive tenendo quindi appesa al «filo legislativo» la ricostruzione definitiva delle attività zootecniche.
Per ripartire è stato necessario l'emissione, fortuita, su temi di ricostruzione del Decreto Genova emesso il 28.9.2018 per la ricostruzione del Ponte Morandi, affinché l’attività agricola-zootecnica fosse riconosciuta tra le attività da ricostruire. Come potete immaginare è con questo riconoscimento che il Commissario alla ricostruzione On. De Micheli ha potuto elaborare l'Ordinanza n. 68, tesa a rendere definitive le stalle emergenziali.
Siamo, finalmente, arrivati ad avere gli strumenti per ricostruire uno dei settori produttivi più importanti per il territorio. Ora le stalle ricostruite saranno definitive, quindi rispettose di tutte le normative ordinarie.