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Antonelli passione salita |
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Giorgio Antonelli
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Il ciclista reatino nello stage di Bormio scala Stelvio e Gavia |
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dalla Redazione
martedì 10 luglio 2018 - 17:10
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La
passione per le salite è una costante della carriera di Giorgio Antonelli, sin
da quando l'atleta reatino mosse i primi passi sulle strade della Sabina, alla
metà degli anni '70. La sua palestra furono le ascese di Fuori Dazio,
Montopoli, Poggio Mirteto, Colonnetta: salite brevi e certamente non dure,
ripetute per decine, centinaia di volte. Negli anni '90 l'attività di
"cacciatore di colli" prese corpo, affiancando il percorso agonistico
(Antonelli vanta 702 gare in carriera e 154 successi); Antonelli cominciò a
confrontarsi con le grandi salite, quelle del Giro e del Tour. La prima
campagna dolomitica data all'anno '96, quando il reatino scalò per la prima
volta lo Stelvio e -nella stessa stagione- il Colle dell'Agnello. Stelvio ed
Agnello sono i colli asfaltati più alti d'Italia (rispettivamente 2.758 e 2.748
metri sul livello del mare). Da allora Antonelli ha collezionato una serie
impressionante di scalate, tra le quali spiccano: i tre versanti dello Stelvio,
i due versanti del Manghen; il Fauniera, il Nivolet, il Finestre, il Sampeyre,
l'Agnello, la Lombarda, il Piccolo ed il Gran San Bernardo; il terribile
Rifugio Barbara. Ancora i due versanti del leggendario Gavia, il Bernina, il
Mortirolo, le Tre Cime di Lavaredo, il Fedaia, il San Pellegrino, il Pordoi, il
Falzarego, l'Alpe di Pampeago, il Valles, il Rolle, i tre versanti del Passo
delle Erbe, la Punta Veleno, considerata da molti la salita più dura d'Europa;
lo Zoncolan, nel versante classico di Ovaro; il Passo Nigra, il Plan de Corones,
il Valparola, il Rombo, il Giovo (nei due versanti), il Cevedale, il Pennes,
Maso Corto in Val Senales. In Francia Antonelli ha scalato i passi più
importanti del Tour: Tourmalet, Ventoux, Aspin, Iseran, Vars, Mont Cenis,
Izoard, Galibier, Alpe d'Huez ed il Col de la Bonette (il più alto d'Europa,
coi suoi 2.802 metri). Tra gli innumerevoli passi appenninici (studiati con
attenzione maniacale) il San Pellegrino in Alpe, il Carpegna, i tre versanti
del Block Haus, i vari versanti di Campo Imperatore, il Sassotetto, ovviamente
il Terminillo e ogni passo significativo di Lazio ed Umbria. Lo stage di
quest'anno l'ha visto scalare (da Bormio) lo Stelvio, il Gavia, il Foscagno ed
altri valichi minori. Il parziale è ora di 65 colli oltre i 2.000 metri messi in
carniere, il che pone Antonelli tra i maggiori scalatori del centro Italia.
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