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Chiacchierata col Direttore Generale dell’A.S.M, Michele Bernardini |
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«Comune di Rieti campione mondiale dell’altezza dell’erba». Asm tra poca trasparenza e ritualità sceniche. Ma l’Aia per l’impianto di Casapenta è arrivata |
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di Rosella Vivio
venerdì 3 giugno 2016 - 08:13
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Utilizzare l’acquisto di quattro torpedoni di dieci anni ben riverniciati come evento memorabile, con una teatralità
fuori tempo per la nostra stagione politica disincantata e nervosa, è esattamente la declinazione del dettato
machiavellico: “governare è far credere”. Ma anche il cinismo richiede misura
e la sfilata dei quattro autobus “liftingati”,con a bordo il “gotha”, chiamiamolo così, dell’amministrazione comunale
e della multiservizi reatina, con tanto di foto pubblicate sul web, ha
prodotto, almeno in chi scrive, più sarcasmo che apprezzamento.
E’ difficile valutare come fatto straordinario il
ringiovanimento di un fatiscente parco mezzi di 38 unità, abbassando l’anagrafe
di quattro. Accettare la ritualità scenica dei soggetti pubblici di questi
tempi, quando nelle città come la nostra si misura più il declino che la
crescita, non è possibile. Un declino evidente nelle grandi cose, economia,
produttività, povertà infrastrutturale, come nelle piccole. Che poi piccole non
sono. Giorni fa, camminando dalla zona di “villette” verso Rieti, ho incrociato
un cartello di protesta che spuntava dall’erba alta e invasiva con su scritto:
“ Comune di Rieti record mondiale altezza erba”. Fotografato, ne ho fatto un
post su Fb, sperando servisse di sollecitazione.
L’assessore Mezzetti, il giorno dopo mi ha detto di aver fatto,
giorni prima, regolare comunicazione alla Asm per lo sfalcio dell’erba. Circa
tre giorni dopo l’erba era ancora lì, mentre il cartello si era arricchito
dell’aggiunta di un trofeo: una coppa. Questa ed altre ragioni mi hanno spinto
a chiedere un incontro col direttore generale della Asm, Michele Bernardini.
D. Vorrei partire dal
sito sulla trasparenza della Asm. Chi volesse sapere quanti e quali consulenti
abbia l’azienda, 60%pubblica, 40%privata, si trova davanti da un tempo infinito alla scritta : “
A.S.M.Rieti S.p.A. sta predisponendo il progressivo aggiornamento delle
informazioni di cui è prevista la pubblicazione, secondo lo schema obbligatorio
per tutte le pubbliche amministrazioni”. Come mai?
R. Il responsabile della trasparenza sono io, arrivato in
azienda da solo un anno. Stiamo cercando di sistemare un po’ tutto quanto.
Siamo partiti da emergenze che richiedevano alcune priorità.
D. Sì, ma la trasparenza
non rientra tra le priorità? La cosa buffa è che si possa vedere quanti
dipendenti ci sono, i guadagni, le assenze,
tutto fuorchè ciò che riguarda i consulenti. Quali e quanti ne avete?
R. Non glielo so dire, i classici consulenti, come gli
avvocati, i commercialisti.
D. Quanti, più o
meno?
R. Tre o quattro..
D. Tra i consulenti
uno è molto vicino al presidente Ciacci da
quanto se ne sa. La domanda fu fatta al sindaco tempo fa con una interrogazione comunale da Luigi
Gerbino, consigliere comunale ed ex presidente della Asm. Da quanto ne so la
risposta non è mai arrivata.
R. Sì, ha una consulenza a tempo. Di sei mesi. A noi serviva un consulente che si occupasse
del servizio porta a porta e che avesse competenze professionali gestionali e
di organizzazione. E’ stato fatto il bando e lui è risultato quello con
curriculum migliore. D’altronde ha alle spalle incarichi di prestigio.
D. In discussione non
è la nota e riconosciuta professionalità del professionista ma la trasparenza
aziendale della multiutility. In Italia si usa fare bandi su misura e solo
l’assoluta trasparenza può evitare dubbi e illazioni eventuali. A parte ciò, sembra che il bilancio della Asm
stia andando meglio, anche se l’ex presidente, Luigi Gerbino, dice che non è
vero niente. A chi bisogna credere?
R. ( ride) Ho una certa esperienza in risanamento di bilanci
che mi sono fatta a Tivoli. Non è un compito facile e si rischia di farsi dei
nemici, ma grazie all’abbattimento dei
crediti e dell’evasione i conti tornano a posto.
D. A sentire lei sembra
essere stato facile riportare il
bilancio in avanzo. C’è da chiedersi il perchè non sia stato fatto prima. Ma
parliamo di altro. Come mai non viene
fatto lo sfalcio dell’erba ormai alta fino all’inverosimile a via Montanelli,
per parlare di una zona specifica? L’assessore Mezzetti dice che spetta alla
Asm e che vi ha comunicato da giorni di farlo.
R. Non sono di Rieti e non so dove sia. Mi prendo un appunto
per fare la verifica. Ma a noi spetta soltanto la ripulitura di una parte della
città e dei cigli stradali . Poi il comune ogni tanto ci fa degli affidamenti
ulteriori. Il comune aveva utilizzato
delle cooperative, ma sta tornando indietro.
D. E a che punto
siete con la raccolta differenziata?
R. Siamo al 40%della città..
D. Tutta la città?
R. Sto parlando del 40% della città. Faccia attenzione, non
si agiti.
D Non mi sto
agitando, mi sono distratta pensando all’erba di via Montanelli e al fatto che
diverse zone sono piuttosto sporche. Chiedo scusa.
R. No, è che ci tengo. Nel 40 %della città facciamo il porta
a porta. In questo 40% facciamo il 60% di differenziata. Il 40 è residuo. Complessivamente
sulla città, raggiungiamo circa il 25% di differenziata. Nelle zone servite da
porta a porta si registrano fenomeni di migrazione dei rifiuti che abbassano la
percentuale di differenziata.
D. Insomma non sembra
sia cambiato molto rispetto al passato, nonostante una gestione di super
esperti allievi di Paul Connett.
R. L’unico modo per fare passi avanti è portare tutta la
città alla raccolta differenziata. Il progetto è fare un primo lotto prima
dell’estate, Vazia e nucleo Industriale, per poi estenderlo a quasi tutta la
città.
D. E lo smaltimento?
Da anni si aspetta un impianto di trattamento rifiuti da collocare a Casapenta
.
R. Il Lazio risente
di un deficit impiantistico notevole. Rieti ha la fortuna di avere centri dove
trasferire i rifiuti, l’indifferenziato a Viterbo, l’organico a Terni e
Avezzano. Comunque , finalmente abbiamo avuto l’AIA, Autorizzazione Integrata
Ambientale che si aspettava dal 2007. Ci ho lavorato molto per ottenerla.
D. L’impianto sarà
ecosostenibile? E quanto ci vorrà per realizzarlo?
R. Gli impianti di valorizzazione ormai sono tutti
ecosostenibili. Non si parla di inceneritori. I tempi di realizzazione sono di
circa tre anni. L’obiettivo è l’autosufficienza.
D. recentemente avete
comprato quattro mezzi di dieci anni scrivendo sul sito che erano nuovi.
Perché?
R. Non lo so. Non mi occupo io di comunicazione. Comunque
avendo una flotta di circa 26 anni, quelli di dieci sono nuovi. Mi rammarico
solo di non avere la liquidità per cambiare anche gli altri.
D. Ma non sarebbe
stato meglio acquistarne di piccoli, ecosostenibili con cui aumentare le corse?
Rieti ha un traffico spaventoso e sarebbe utile un servizio di trasporto
pubblico più efficace. Poi, a parte le ore di punta i mezzi viaggiano con
pochissime persone.
R. Bisogna garantire il servizio nelle ore di punta. Ecco la
ragione per cui servivano grandi. L’ideale sarebbe rinnovare tutta la flotta.
Sulla riorganizzazione dei trasporti siamo connessi con l’aggiornamento del Put
comunale ( Piano Urbano del Traffico). Il progetto di comprare mezzi piccoli,
tuttavia, c’è.
D. Un’ultima domanda. Perché dai comunicati della Asm la ex
presidente Enza Bufacchi sembra aver fatto poco e male?
R. Non è così, la dottoressa Bufacchi è stato un embrione
del cambiamento.
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