|
|
|
|
|
«La Sabina: avventure da vivere», parte il progetto turistico in Bassa Sabina |
|

|
|
|
|
Stampata una guida di 140 pagine che mostra le bellezze e le curiosità dei diciassette comuni coinvolti |
|
|
|
|
dalla Redazione
martedì 10 novembre 2015 - 13:52
|
Si chiama “La Sabina: avventure da vivere” il progetto di comunicazione
turistica realizzato dalle unioni di comuni Bassa Sabina, Nova Sabina e Val
d’Aia e dal comune di Magliano Sabina, che sarà presentato al pubblico sabato
14 novembre alle 10,30 nella Casa della Cultura di Poggio Mirteto.
Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio, ha visto la stampa di una
guida cartacea con mappa allegata ed un’applicazione per smartphone.
Il testo si compone di 140 pagine, tradotte in inglese, che mostrano le
bellezze e le curiosità dei diciassette comuni coinvolti, raccontati in cinque
itinerari differenti: “Il ratto delle Sabine” mette in rete i siti
archeologici; “Santuari e castelli” evidenzia l’identità medievale della
Sabina; “Monti Sabini” offre alcuni percorsi escursionistici e naturalistici;
“I santi e i cibi” evidenzia il connubio tra sacro e profano, tanto caro alle
nostre comunità. Inoltre, il calendario degli eventi, l’elenco completo delle
strutture ricettive ed ogni informazione utile al turista.
Gli stessi itinerari, sotto l’etichetta “Sabina touring”, sono disponibili
gratuitamente su Android e iOs attraverso l’applicazione “APPasseggio”.
«Finalmente un lavoro corale, che ci ha visti tutti uniti per promuovere
turisticamente il nostro territorio. Troppo spesso si parla di sviluppo
turistico della Sabina, ma difficilmente si passa dalle parole ai fatti. Noi ci
siamo riusciti, e per il nostro territorio è un piccolo evento epocale. Mettere
insieme tre unioni e diciassette comuni non è stato facile ma ce l’abbiamo
fatta. Abbiamo sperimentato un nuovo metodo di lavoro che ci ha dato una grande
soddisfazione. Questo deve essere soltanto il primo di una lunga serie di
progetti innovativi in grado di cambiare volto alla Sabina». È quanto dichiarano
i presidenti delle unioni di comuni, Egisto Colamedici (Nova Sabina), Franco
Gilardi (Bassa Sabina), Angelandrea Angelici (Val d’Aia) e il sindaco Alfredo
Graziani (Magliano Sabina).
I coordinatori del gruppo di lavoro, Marco Cossu (Nova Sabina), Ilario Di
Loreto (Bassa Sabina), Monica Volpi (Val d’Aia), Ilenia Maggi (Magliano
Sabina), aggiungono: «Abbiamo voluto dare alla Sabina l’immagine di una terra
ricca di esperienze da provare. Una nuova idea di turismo che vive di ciò che
siamo e già abbiamo. Un patrimonio fatto di monumenti storici e naturali ma
anche di piccole realtà associative che possono offrire emozioni
indimenticabili. Potremmo dire che non abbiamo fatto altro che riunire e
mettere nero su bianco l’esistente. In verità è stato un lavoro mastodontico,
riuscito solo grazie all’abnegazione e alla professionalità delle persone che
hanno accettato la nostra sfida. La soddisfazione è grande».
|
|
|
|
|
|
|